22 Gen Dialogo tra Alberi Monumentali e Arte
Il biologo Bernabé Moya Sánchez incontra l’artista Costanza Ferrini.
Bernabé Moya Sánchez biologo è stato direttore del dipartimento degli Alberi Monumentali della Diputación de Valencia – Imelsa dal 1993. Redattore, promotore e negoziatore della “Legge sull’albero monumentale del Comunità Valenciana e del Modello di ordinanza sulla protezione comunale di alberi di interesse locale “approvati da più di cento comuni in tutto La Spagna. Autore delle opere “Alberi monumentali di Spagna” e “Olivos de Castellón: paesaggio e cultura”, dichiarato di “interesse turistico nazionale”. Consulente internazionale in materia di protezione, conservazione e diffusione degli Alberi Monumentali. Direttore scientifico del progetto Life + BIGTREE4LIFE “La chiave ruolo di grandi alberi e foreste mature nella conservazione della biodiversità”. È stato ospite di Ventanas in quanto si sta occupando degli ulivi secolari di S’Ortu Mannu per la loro salvaguardia e valorizzazione. Durante il suo soggiorno a Ventanas ha avuto modo di incontrare Costanza Ferrini, studiosa delle scritture del Mediterraneo contemporaneo. Olivicoltrice. Attualmente sta svolgendo una ricerca espressiva che coniuga il lavoro sulla terra alla scrittura e al disegno sia su argilla che su carta. In corso di pubblicazione un libro interamente manoscritto e dipinto. Per la realizzazione di alcune sue opere è stata ospite di altri artisti tra cui: Marco Crivellin (Firenze), Alain Gaudebert (Saint-Aubin Chateauneuf, Francia), Marta Fontana (Carloforte, C.I), Ismail Yldirim (Parigi) e ultimamente anche Officinenove a Roma. Il suo studio mobile è composto da tre borse da supermercato (carta, argille, e colori e olio d’oliva) e due cartelle (una attiva che contiene i disegni finiti e una passiva con i disegni in transito). L’ambiente di creazione cambia continuamente nelle luci. Vi sono spazi in cui il segno è cambiato ed è importante vedere sotto quella luce i lavori fatti prima. Quei luoghi cambiano la forma del mio corpo che lavora in quel particolare spazio di luce- giorni scurissimi e notti luminosissime si depositano sulla carta. I segni continuano a marcare nuove luci. Nell’opera collettiva “Retablo degli ulivi” compare anche l’ulivo “Sa Reina” di S’ortu Mannu”.
Durante l’incontro si è parlato degli Alberi Monumentali e del rapporto tra biologia, storia e arte, chissà se un giorno proprio grazie a questo incontro non possano nascere nuovi progetti creativi rivolti agli ulivi secolari si S’Ortu Mannu, uliveto storico più importante del Mediterraneo.